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The Different Revolution

Martedi 12 Novembre Gramma_Epsilon Gallery ad Atene inaugura la mostra collettiva “The Different Revolution” curata da Paolo Cortese.

Questa rassegna, un cui preview è stato presentato durante Artissima 2024, vuole documentare la ricerca che hanno portato avanti 20 artiste, per lo più italiane, dagli anni 70 del secolo scorso.

Cinquant’anni di battaglie, di lotte e discussioni per far uscire la donna dai margini di una società che non la voleva mai davvero al centro della storia. Una protesta portata avanti nei modi più diversi: la politica, il teatro, i cortei studenteschi ma anche la sfida unica del talento che si batte usando l’arte per farsi ascoltare: sono queste le interpreti che hanno saputo scrivere quel pezzo di storia in modo davvero imprevedibile. 

Donne che in un clima di costante contestazione anni Settanta, rivendicano con forza un ruolo che non può più essere negato: nascono così i collettivi femminili che mettono in comune le esperienze per sostenersi a vicenda. Molte artiste scendono in piazza e prendono parte in prima linea alle manifestazioni, altre portano avanti la loro rivoluzione in maniera differente, all’apparenza meno vistosa ma dotata di una potenza difficile da misurare.

La scelta di utilizzare in assoluta libertà quello che era a loro più vicino e congeniale come strumento per fare arte se da un lato mise queste coraggiose pioniere fuori dal mercato, dall’altro permise loro di sperimentare in totale autonomia un nuovo universo di materiali, indagandone le proprietà e a volte spingendosi fino ai limiti estremi. 

Negli anni ‘70 e ‘80 è soprattutto Mirella Bentivoglio a sostenere la lotta per l’emancipazione femminile curando rassegne riservate a donne artiste. Gramma_ Epsilon Gallery porta avanti quell’impegno proponendo al pubblico queste artiste straordinarie che hanno dedicato il lavoro di una vita a quella sfida.

La loro rivoluzione è stata potente, intellettuale e, a volte, silenziosa. Hanno usato l’arte come strumento per manifestare in concreto, materializzare, la loro visione interiore, i loro sogni.

Queste artiste sono state un potente cavallo di Troia per abbattere ogni tipo di barriera e permettere a tutte le donne di concretizzare i loro sogni e vivere la loro quotidianità senza dover rinunciare al ruolo che la società dell’epoca imponeva loro.

Artiste: Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Sara Campesan, Francesca Cataldi, Chiara Diamantini, Lia Drei, Anna Esposito, Elisabetta Gut, Maria Lai, Rosanna Lancia, Gisella Meo, Clemen Parrocchetti, Giustina Prestento, Renata Prunas, Lilli Romanelli, Anna Maria Sacconi, Alba Savoi, Greta Schödl, Franca Sonnino, Anna Torelli.

HISTOIRE D’E part 2 “between language and object”

A Roma e ad Atene si svolge in contemporanea Histoire d’E, mostra curata da Paolo Cortese e Francesco Romano Petillo, che vuole rendere omaggio a Mirella Bentivoglio nel suo duplice ruolo di curatrice e artista..

Histoire d’E narra storie di donne, di amicizie, di legami e di separazioni. Racconta di come negli anni ‘70, le artiste donne abbiano iniziato a scrivere la loro storia indipendente; di come il totale disinteresse da parte del mercato permise loro di sperimentare in piena libertà.

Testimonia Francesca Cataldi: “La profonda ingiustizia che subivamo all’epoca si rivelò in realtà una grande opportunità e, da una prospettiva storica, fu la nostra fortuna”.

In Italia fu Mirella Bentivoglio ad accendere i riflettori su questa discriminazione generalizzata raccogliendo, in una rassegna curata per la Biennale di Venezia del 1978, oltre 80 artiste provenienti da tutto il mondo che lavoravano tra linguaggio e immagine.
Spiega Bentivoglio nel catalogo: “Smaterializzata in passato nella sublimità astratta della sua pubblica immagine, parallela alla sua pubblica assenza; privatamente confinata nel contatto quotidiano e esclusivo con le materie, la donna oggi pone tutta sé stessa in un mondo derealizzato nei meccanismi ripetitivi. Le nuove forme di poesia sono la riappropriazione di ciò che lei, insieme con l’uomo, ha elaborato dalle sedi primarie dell’esistenza, il linguaggio”.
“Materializzazione del linguaggio”, questo era il titolo della storica mostra del ‘78, non fu un caso isolato. Già dai primi anni ’70, e successivamente per oltre 30 anni, Mirella Bentivoglio curò esposizioni dedicate alle donne.

Historie d’E, titolo preso in prestito ad una sua mostra londinese del 1988, vuole, a oltre trent’anni di distanza, rendere omaggio a questa grande artista e curatrice italiana.
Il progetto è articolato in due mostre: la prima, “Between language and image”, presenta lavori di Poesia Concreta, di Poesia Visiva e documenta le sperimentazioni di visualizzazione del suono; la seconda invece, “Between language and object”, pone l’accento sulla ricerca e la sperimentazione tridimensionale, scultorea, raggiunta da queste donne attraverso un processo catartico di sdoganamento della dimensione domestica “che fu per molti secoli il loro regno e la loro prigione” (M. Bentivoglio)

ARTISTE: Mirella Bentivoglio, Francesca Cataldi, Nedda Guidi, Elisabetta Gut, Maria Lai, Rosanna Lancia, Gisella Meo, Patrizia Molinari, Renata Prunas, Anna Maria Sacconi, Alba Savoi, Maria Jole Serreli, Franca Coen Sonnino

ROMA: Spazio indipendente Lettera_E dal 10/12/2021  al 10/01/2022


ATENE: Gramma_Epsilon dal 30/11/2021 al 12/02/2022

Histoire d’E – part 1

Between language and image

A Roma e ad Atene si svolge in contemporanea Histoire d’E, mostra curata da Paolo Cortese e Francesco Romano Petillo, che vuole rendere omaggio a Mirella Bentivoglio nel suo duplice ruolo di curatrice e artista..

Histoire d’E narra storie di donne, di amicizie, di legami e di separazioni. Racconta di come negli anni ‘70, le artiste donne abbiano iniziato a scrivere la loro storia indipendente; di come il totale disinteresse da parte del mercato permise loro di sperimentare in piena libertà.

Testimonia Francesca Cataldi: “La profonda ingiustizia che subivamo all’epoca si rivelò in realtà una grande opportunità e, da una prospettiva storica, fu la nostra fortuna”.

In Italia fu Mirella Bentivoglio ad accendere i riflettori su questa discriminazione generalizzata raccogliendo, in una rassegna curata per la Biennale di Venezia del 1978, oltre 80 artiste provenienti da tutto il mondo che lavoravano tra linguaggio e immagine.
Spiega Bentivoglio nel catalogo: “Smaterializzata in passato nella sublimità astratta della sua pubblica immagine, parallela alla sua pubblica assenza; privatamente confinata nel contatto quotidiano e esclusivo con le materie, la donna oggi pone tutta sé stessa in un mondo derealizzato nei meccanismi ripetitivi. Le nuove forme di poesia sono la riappropriazione di ciò che lei, insieme con l’uomo, ha elaborato dalle sedi primarie dell’esistenza, il linguaggio”.
“Materializzazione del linguaggio”, questo era il titolo della storica mostra del ‘78, non fu un caso isolato. Già dai primi anni ’70, e successivamente per oltre 30 anni, Mirella Bentivoglio curò esposizioni dedicate alle donne.

Historie d’E, titolo preso in prestito ad una sua mostra londinese del 1988, vuole, a oltre trent’anni di distanza, rendere omaggio a questa grande artista e curatrice italiana.
Il progetto è articolato in due mostre: la prima, “Between language and image”, presenta lavori di Poesia Concreta, di Poesia Visiva e documenta le sperimentazioni di visualizzazione del suono; la seconda invece, “Between language and object”, pone l’accento sulla ricerca e la sperimentazione tridimensionale, scultorea, raggiunta da queste donne attraverso un processo catartico di sdoganamento della dimensione domestica “che fu per molti secoli il loro regno e la loro prigione” (M. Bentivoglio)

ARTISTE: Marilla Battilana, Mirella Bentivoglio, Tomaso Binga, Betty Danon, Chiara Diamantini, Anna Esposito, Amelia Etlinger, Fernanda Fedi, Elly Nagaoka, Giustina Prestento, Greta Schödl, Chima Sunada, Anna Torelli

ROMA: Spazio indipendente Lettera_E dal 15/9  al 15/10/2021


ATENE: Gramma_Epsilon dal 30/9 al 25/11/2021