Nel 2005 una mostra su Cesarina Gualino inaugura l’attività espositiva della galleria Cortese & Lisanti, nata dall’incontro fortunato con Massimo Lisanti. La galleria, aperta fino al 2012, si è specializzata sull’arte del secondo dopoguerra e l’arte al femminile.
Negli anni seguenti Mirella Bentivoglio cura per la galleria Cortese & Lisanti alcune personali dedicate a importanti artiste italiane e internazionali, come Anna Torelli, che con la sua “musica da vedere” porta la scrittura musicale nella ricerca verbovisiva, Elisabetta Gut, che nella mostra Semi e Segni presenta delicate opere in cui natura e cultura si fondono con effetti di lirismo, e ancora Chima Sunada, artista di fama internazionale molto attiva in Italia, che conduceva ricerche simili a quelle della stessa Bentivoglio ma nell’ambito dello sho-do, arte calligrafica giapponese.
Altrettanto importante nel percorso della galleria Cortese & Lisanti è il tema del libro oggetto, che conosce un grande successo nella scena artistica italiana a partire dagli anni Sessanta. Anche in questo campo Mirella Bentivoglio è una delle massime esponenti, sia come artista che come “critica d’arte” in grado di codificare il lavoro proprio e altrui. Nel 2010 ha curato Venti Libristi, una delle mostre che maggiormente ha definito l’impostazione artistica della galleria.
Già nel 2006 la mostra Donne d’arte. La pittura a Roma da Antonietta Raphael Mafai a Giosetta Fioroni presenta opere di 35 artiste non riconducibili a una comune area di orientamento poetico o di sperimentazione, ma piuttosto alla matrice culturale romana. Il ciclo Donne d’arte avrà altre due edizioni, quella del 2007 presentata da Rosanna Ruscio dal titolo Dieci donne astratte da Accardi a Weller e quella del 2008, intitolata Freedom.
L’incontro con Mirella Bentivoglio segna un passaggio fondamentale per il lavoro della galleria Cortese & Lisanti, che diventa un punto di riferimento per gli artisti, ma soprattutto le artiste, della scena concettuale e verbovisiva. Da allora numerose mostre della galleria hanno indagato l’arte verbovisiva, un’arte caratterizzata dall’uso convergente di elementi linguistici, iconici e oggettuali. La prima mostra in questo senso è Pagine Immagine del 2007, che mette a confronto lavori di Mirella Bentivoglio, Bruno Conte ed Emilio Villa.
Parallelamente alla ricerca verbovisiva, la galleria ha portato avanti un filone figurativo accostando artisti storici come Mario Sironi, Giacomo Balla, Mario Mafai e Gino Severini ad artisti emergenti tra i quali Aurelio Bulzatti, Stefania Fabrizi, Marco Verrelli, Oreste Baldini.
L’attività della galleria Cortese & Lisanti si è conclusa simbolicamente l’11 settembre del 2011, con una mostra da me curata, dal titolo Rotte oltre il vuoto. In quell’occasione avevo invitato gli artisti Francesco Cervelli, Annalisa Riva e Susanne Kessler a fare una riflessione a distanza di dieci anni dall’attacco alle Torre Gemelle.